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Autore: FarmaDottNicAdmin

CAPELLI E UNGHIE: MANTENIAMOLI IN SALUTE

Nel corso della storia l’uomo ha sempre dato molta importanza ai capelli, tanto che nel tempo sono diventati un mezzo per definire la propria appartenenza ad un gruppo o ad una classe sociale, per manifestare convinzioni politiche e religiose, un modo insomma per comunicare. Le unghie contribuiscono in misura sostanziale alla precisione manipolativa della mano. Grazie alla presenza di queste lamine riusciamo a manipolare oggetti molto piccoli, come uno spillo. Le unghie, inoltre, conferiscono alla punta delle dita una maggiore sensibilità, grazie alla ricca innervazione del letto ungueale. Infine fungono da vere e proprie placche protettive dell’estremità digitale. Sono tante le cause che concorrono ad amplificare il problema della caduta dei capelli e della fragilità delle unghie, come quelle ambientali (per esempio l’inquinamento chimico dell’aria), lo stress, una scorretta alimentazione. All’origine infatti, può esserci una carenza delle sostanze nutritive necessarie: vitamine, sali minerali e proteine, in particolare la cheratina, principale costituente di capelli e unghie, una proteina composta da aminoacidi fra i quali sono interposti lipidi, vitamine, oligoelementi. Fra gli aminoacidi, i più significativi sono gli aminoacidi solforati, cisteina e metionina; anche l’ acqua è importante, deve essere presente in percentuale almeno del 20%, minori quantità causano secchezza e fragilità. Per mantenere in buona salute sia i capelli sia le unghie, è indispensabile quindi un’alimentazione completa ed equilibrata e, quando la situazione lo richieda, può essere utile l’uso di integratori mirati, per compensare le eventuali carenze. Tra i rimedi fitoterapici più utili troviamo l’equiseto, efficace perché ha un’elevata concentrazione di sali minerali che agiscono con effetto rimineralizzante, rinforzando le unghie e prevenendo la caduta dei capelli. Anche l’ortica è ricca di sostanze nutritive tra cui vitamine dei gruppi A, C e K, sali minerali, calcio, silicio, magnesio, fosforo, clorofilla, tannini, carotene, tutti elementi che intervengono nel mantenere capelli e unghie in buona salute. Un grosso aiuto possono darcelo le
alghe, in particolare l’alga Wakame, molto utile per migliorare lo stato dei capelli, grazie all’acido folico, agli oligoelementi, agli aminoacidi e agli acidi grassi di cui è naturalmente ricca. Gli oli vegetali sono sostanze preziose, l’olio di enotera e l’olio di lino contengono acidi grassi polinsaturi della serie omega 3 e 6, specialmente acido linoleico (65-80%) e acido gamma-linolenico GLA (2-
16%) e altri acidi grassi in percentuali più basse. Tutti acidi grassi essenziali perché non possono essere sintetizzati dal nostro organismo, ma vanno introdotti con l’alimentazione oppure attraverso l’assunzione di integratori. Contengono inoltre amminoacidi , vitamine e minerali (potassio, magnesio, ferro, calcio, rame, manganese, fosforo e boro). Molto utile anche l’acido ortosilicico, indispensabile per la produzione di cheratina, la cui produzione tende a diminuire fisiologicamente con l’età e in caso di ipoacidità gastrica, causata dall’assunzione continuativa di farmaci cosiddetti“protettori gastrici”.

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AUTUNNO E MALI DI STAGIONE: IMPARIAMO A PREVENIRLI

L’autunno è il momento giusto per pensare alla prevenzione e per prepararsi alle sfide che l’inverno ci presenterà. E’ un periodo attivo, l’organismo non ha ancora esaurito i benefici delle vacanze, è il momento giusto stabilire la giusta strategia per affrontare il freddo. Una buona abitudine, in vista di un corretto approccio al cambio di stagione autunno-inverno, è fare la cosiddetta “pulizia di terreno” con rimedi naturali e probiotici, con lo scopo di ripulire e riattivare soprattutto fegato e intestino per essere pronto a reagire meglio agli attacchi stagionali. E’ il modo migliore per ottimizzare i risultati: si aumenta l’azione delle sostanze usate, si velocizzano i tempi di eliminazione delle tossine e il nostro corpo collabora maggiormente rendendo più efficace la risposta immunitaria. Le sostanze immunostimolanti, al contrario dei vaccini, non hanno nessuna relazione antigenica specifica, ma potenziano l’azione aspecifica del sistema
immunitario, migliorando la reazione dell’organismo al contatto con agenti patogeni di qualsiasi natura. Vediamo i rimedi che la Natura ci mette a disposizione, sono estratti vegetali di comprovata efficacia in grado di aiutarci a “tenere alta la guardia” e a superare i disturbi acuti. L’uso della Vitamina C e della Vitamina A per aumentare le difese è ormai noto ed un apporto adeguato di queste vitamine antiossidanti mantiene integra la funzione delle cellule immunitarie.
Vediamo dove trovale in natura. Le piante più ricche in Vitamina C sono l’ACEROLA e la ROSA CANINA, oltre ai frutti tradizionalmente usati come alimento alle nostre latitudini, come gli Agrumi e i Kiwi. L’OLIVELLO SPINOSO è ricca di vitamina C, di acidi grassi essenziali (85-90%), di vitamina B12 che svolge un ruolo fondamentale nel
metabolismo e rigenerazione cellulare, di vitamina A e provitamina A che insieme con altri carotenoidi come il licopene svolgono un’importante azione antiossidante. Uno dei rimedi più indicati in caso di sistema immunitario danneggiato o depresso è l’ASTRAGALO, conosciuto con il nome di HUANG QI, utilizzata da millenni nella Medicina Tradizionale Cinese, ha inoltre proprietà antibatterica, antinfiammatoria e tonica. È una delle sostanze più utilizzate per rinforzare l’energia vitale dei pazienti grazie alla sua azione energetica. L’ECHINACEA e la PROPOLI rivestono un ruolo indiscusso nella prevenzione delle patologie invernali. La prima provoca una riduzione graduale della sintomatologia e diminuzione della durata della malattia. È indicata anche nella profilassi agendo sia come immunomodulatore che come immunostimolante. È inoltre in grado di accelerare la naturale risposta antivirale attraverso un aumento della produzione di citochine, importanti molecole proteiche che servono a coordinare le attività delle cellule che contribuiscono ai diversi tipi di risposta immunitaria. La PROPOLI ha una duplice funzione: batteriostatico e battericida, la sua azione immunostimolante fa crescere la resistenza dell’organismo, favorendo, grazie ai flavonoidi presenti in essa, la sintesi degli anticorpi e l’attività dei macrofagi. Si trova spesso associata ai SEMI DI POMPELMO, che agiscono su una vasta gamma di microrganismi nocivi, come batteri, funghi, virus. L’estratto di semi di pompelmo
viene considerato un potente antivirale e battericida. Non avevamo alcun dubbio che, anche in questo caso, la Natura potesse venirci in aiuto!

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5 BUONI MOTIVI PER CURARE IL FEGATO

  1. Cura il fegato per non essere stanco e senza energia Se il fegato funziona male non
    è più in grado di eliminare le tossine che si accumulano e l’organismo sarà appesantito e
    stanco.
  2. Cura il fegato per avere un buon transito intestinale Fegato, cistifellea e intestino
    sono collegati. Chi ha problemi di fegato ha anche problemi intestinali!
  3. Cura fegato per mantenerti in forma La regolazione della glicemia nell’arco della
    giornata in funzione del fabbisogno energetico è uno dei lavori importanti del fegato.
  4. Cura il fegato per tenere sotto controllo il livello di colesterolo Il fegato sintetizza
    buona parte del colesterolo circolante(70%)
  5. Cura il fegato per potenziare il sistema immunitario Una buona funzionalità epatica
    contribuisce al corretto funzionamento del sistema immunitario.

Il fegato è un organo ghiandolare molto importante per la fisiologia di tutto l’organismo. È l’organo singolo più grande di cui disponiamo e, quando in salute, è caratterizzato da una grande capacità di auto-rigenerazione. Riveste una gamma di azioni davvero vastissima, che va dalla funzione digestiva, a quella per la gestione dei grassi, l’elaborazione di proteine ed amminoacidi, l’accumulo di zuccheri e vitamine di riserva, la sintesi di componenti per la corretta funzione del sistema immunitario e della coagulazione del sangue, la detossicazione da farmaci e sostanze di scarto e la neoformazione di composti utili al metabolismo.
Il fegato è pertanto un organo a d alta attività che può facilmente andare incontro, specie nel lungo periodo, a condizioni di affaticamento a causa di scorretti stili di vita o eccessivo uso di farmaci, può quindi incorrere in uno stato di ipofunzionalità, detto anche stato di “intossicazione epatica”. La sintomatologia è tipicamente descritta da segnali come stanchezza cronica, sonnolenza dopo i pasti, difficoltà digestive, alitosi, alternanza dell’alvo, meteorismo, stipsi, ittero, alterazioni del metabolismo dei grassi e degli zuccheri, eruzioni cutanee (acne, brufoli), cute molto grassa, cefalee, sudorazione acre, tendenza ad edemi e gonfiori.

Come accennato, fra le principali cause di intossicazione del fegato sono da considerare quelle che provengono dai nostri stili di vita:

  • alimentazione squilibrata
  • consumo di alcol
  • fumo di sigaretta
  • abuso di farmaci

In tutte queste condizioni, che quindi possono non richiedere necessariamente l’impiego di farmaci, può rivelarsi assolutamente utile il ricorso alla Fitoterapia. La medicina naturale suggerisce un intervento detossinante, che tenda innanzitutto a ripristinare la funzionalità epatica e digestiva, operando su più fronti. Bisogna iniziare con un’alimentazione più corretta, sana ed equilibrata, priva di sostanze potenzialmente tossiche ed eliminando quelle sicuramente nocive, come i superalcolici e i pasti troppo ricchi in grassi, soprattutto quelli saturi. Inoltre bisogna evitare la sedentarietà, introducendo nelle proprie abitudini di vita un sano movimento, anche delle semplici passeggiate se non una vera e propria attività sportiva. La rigenerazione epatica è possibile in quanto le cellule si comportano come quelle staminali: basta avere il 25% di cellule del fegato ancora sane. Questa rigenerazione può essere attivata dal cambiamento di stile di vita, alimentare ed emotivo, ma ci sono alcune piante che possono attivare e velocizzare questo processo. La più efficace è Il Desmodio, chiamata l’«erba che cura la malattia degli occhi gialli». Pianta di origine africana, poco conosciuta ma estremamente utile nella cura delle epatiti virali, tossiche, alcoliche e anche dai danni causati dalla chemioterapia. Riduce gli effetti collaterali dei farmaci e dei vaccini, ha capacità di protezione e rigenerazione della cellula epatica, blocca la produzione dei radicali liberi maggiormente prodotti in seguito ad eccessivo uso di alcool, farmaci e ad insulti virali.
Il Tarassaco, il cui nome deriva dal greco “Tarasso” che significa “guarisco”, proprio per via delle sue molteplici proprietà benefiche, viene utilizzato in molti preparati depurativi; promuove l’attività del fegato e della colecisti (è utile per fluidificare la bile densa e in caso di “sabbia biliare”), influendo favorevolmente sulle funzioni digestive e intestinali, migliorando inoltre la funzionalità renale, con l’aumento della diuresi e quindi la diminuzione della ritenzione idrica, con conseguente maggior eliminazione di tossine e sostanze di rifiuto dell’organismo. Il Tarassaco inoltre agisce a livello pancreatico, per mezzo del suo principio attivo, la colecistochinina, che aumenta la secrezione del succo enzimatico, migliorando così il processo digestivo; fornendo anche una notevole quantità di ioni potassio aumenta la motilità intestinale per l’azione sulla muscolatura liscia dell’intestino, di cui migliora quindi la funzionalità.
Il Carciofo ha importanti proprietà terapeutiche. I suoi principi attivi sono contenuti nelle foglie, e tra questi il più interessante è la Cinarina; essa è presente in concentrazione massima durante la formazione del capolino, che è poi la parte della pianta che viene usata in cucina. Le principali proprietà delle foglie del Carciofo sono quelle coleretiche e colagoghe, cioè fanno aumentare il flusso biliare: è stato dimostrato infatti che può essere aumentato fino al 90% in più rispetto ai valori basali e che questo effetto non diminuisce nel tempo e, dunque, si presta anche a trattamenti prolungati, specie in caso di bile densa, sabbia biliare e tendenza a produrre calcoli nella cistifellea. L’azione diuretica è altrettanto importante e si evidenzia pienamente dopo circa sei giorni (con un aumento anche del 100%), promuovendo così la funzione depurativa renale, grazie ai composti flavonici e ai sali minerali, in particolare potassio e magnesio, che il Carciofo contiene.
I principi attivi contenuti nelle foglie del Carciofo influiscono anche nel ricambio del colesterolo e dei trigliceridi, siano essi di origine alimentare o endogena, aiutando a mantenerne bassi i livelli a tutto vantaggio dell’apparato cardiovascolare.
Un’altra importante e complementare azione del Carciofo è quella epatoprotettiva, che si manifesta su diverse sostanze tossiche, in particolare sull’alcool, di cui riesce a ridurne la presenza nel sangue per effetto dell’aumentata diuresi e per un’accelerazione del metabolismo dell’etanolo. Il Cardo mariano ha un’a forte attività epatoprotettrice , che è bene utilizzare ogni volta che si ha una lesione dell’epatocita, in particolare quando vi siano esiti di epatite, poiché il suo principio attivo più interessante, la silimarina, ha un’azione strutturale, con un’azione antiradicalica e rigenerativa del tessuto epatico. Anche la Fumaria officinalis ha proprietà antispastiche, diuretiche ed epatoprotettive, che vanno a riflettersi in particolar modo sulle vie biliari. Nel momento in cui il flusso della bile risulti essere insufficiente, la pianta fa in modo che questo venga aumentato e viceversa, se è troppo, fa in modo che venga diminuito. Assumere la fumaria, fa sì che tutte queste disfunzioni biliari vengano riattivate in maniera più funzionale, in modo tale da scongiurare la formazione di calcoli biliari, facilitando l’espulsione biliare. La Fumaria risulta essere molto utile anche nella cura e nella prevenzione di possibili emicranie e malattie della pelle, come ad esempio gli eczemi che nascono in seguito alle disfunzioni epatiche.

Anche il Rosmarino è una pianta dalle spiccate proprietà colagoghe-coleretiche: coleretica è la sostanza che stimola il fegato a produrre più bile, colagoga è la sostanza che stimola lo svuotamento della cistifellea. Ecco quindi che queste piante, opportunamente miscelate, potranno fornire un rimedio naturale contro tanti disturbi, e soprattutto un intervento razionale mirato per eliminare dal nostro corpo le tossine che provocano, se in eccesso, problemi talvolta molto fastidiosi e che, se trascurati, possono degenerare in vera e propria malattia.

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