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Autore: Daniela Gulino

La magia della Meraviglia

“Quando sei bambino la magia è ovunque perché l’incantesimo è nel cuore.” Nel mese di dicembre è frequente sentir dire da insegnanti alle scuole dell’infanzia o primaria: – Nelle settimane che precedono il Natale non si riesce più a fare nulla, i bambini sono nel loro mondo… –

Che cosa è la magia per un bambino?

Nulla di più (né di meno) del sentimento che emerge nell’anima quando incontra qualcosa che la riporta al mistero da cui proviene. Magico è tutto ciò che permette ai bambini di riempirsi di quel che hanno davanti agli occhi, i quali si spalancano quasi a voler raccogliere quanta più luce possono, ma che li lascia quieti, immobili, senza bisogno di possedere quello che vedono. Come la neve.

Magico è tutto ciò che emerge come un sogno, che non è logico o razionale, ma che l’anima riconosce come affine a sé; magico è sempre ciò che nasce dall’arte, supera la semplice bellezza e diviene qualcosa di sublime.

Il sublime nell’arte possiede sempre una natura magica. Permettere ai bambini di sperimentare la magia significa accogliere la loro naturale esigenza di ricordare da dove provengono in modo che possano portare con sé quel ricordo e trasformare il mondo in senso magico cioè in modo che la magia possa toccare altri esseri umani.

La magia non è altro che la possibilità che lo spirito ha di albergare per un breve istante nell’anima, portando un dono speciale: la meraviglia. Anziché dissuadere i bambini dal credere che la magia esista, mettiamoli invece nelle condizioni di sperimentarla attraverso la loro fantasia al fine di renderli liberi di trasformare il mondo non solo secondo utilità, ma anche secondo bellezza: l’utilità renderà il mondo un posto comodo, ma la bellezza lo renderà umano. –

 

La stanza d’inverno

Le Immagini ci fanno entrare in un altro territorio energetico, lontano dalla mente comune che ci ingabbia. Quanti incontri magici nella nostra immaginazione e quanta salutePer guarire dai problemi, bisogna fare come i bambini, andare altrove, nel Regno delle Fiabe, del Sogno, del Senza Tempo, della Magia, della Fantasia, dove regnano le Immagini Antiche. Solo lì si guarisce, solo lì svaniscono i problemi. I pensieri non risolvono i problemi, le Immagini chiamano l’anima a scendere in campo in un altro territorio energetico. La fata e la strega, il principe e l’orco ci ricordano che siamo fatti di luce e ombra, di cose buone e cattive e soprattutto che  le persone con cui stiamo ci stanno insegnando a riconoscere le “cose brutte” che non ci piacciono di noi.

Nel periodo del Natale invece, San Nicola, Santa Lucia, I Re Magi, portano un Dono simbolico, che premia il cuore. In questo modo diventiamo completi, romanticismo e grettezza imparano a convivere. Non siamo speciali, ma unici solo quando siamo fuori dal coro. Quando la nostra Luce emerge permettendoci di essere semplicemente Noi stessi. Tutti i  bambini  adorano fantasticare e giocare, è il loro modo di esprimersi, di comunicare e interagire con le persone che li circondano, è la prima finestra attraverso la quale si affacciano alla vita, imparando a esplorare il mondo e se stessi, attraverso l’utilizzo dei cinque sensi. Non priviamo i bambini della magia del Natale, è un momento che contribuisce ad accrescere in loro l’immaginazione, l’entusiasmo, l’eccitazione, promuovendo atteggiamenti positivi necessari per lo  sviluppo della loro emotività.

“L’uomo è più vicino a se stesso quando raggiunge la serietà di un bambino intento nel gioco.” 

Eraclito

 

Articolo  della Dott.ssa Sabrina Ranieri

Tratto da Generiamo Salute

Asma e difficoltà di respiro? Guarire perdendo massa grassa

Per tanti anni allergologi e pneumologi si sono affannati a cercare “all’esterno” il colpevole delle reazioni asmatiche.

Acari, pollini, muffe e derivati animali sono diventati oggetto quasi esclusivo di diagnosi e di terapia, anche se questa impostazione ha fatto un po’ perdere di vista gli aspetti sistemici che possono giustificare una reazione respiratoria come quella asmatica.

Questi allergeni respiratori mantengono ovviamente tutto il loro valore diagnostico e terapeutico, ma per curare e guarire l’asma si devono prendere in considerazione anche tutte le altre condizioni che favoriscono o provocano l’insorgenza delle difficoltà respiratorie.

L’evoluzione scientifica ha portato infatti a scoprire numerose altre cause delle difficoltà respiratorie dovute alla glicazione e alla attivazione infiammatoria, ed Eurosalus ha sempre seguito con attenzione queste evoluzioni.

Fin dal 2006, grazie ai lavori del ricercatore tedesco Brandt, si è capito che l’infiammazione dovuta agli alimenti poteva essere la causa stessa dell’asma.

Misurare i livelli di glicazione di una persona asmatica è ormai un dovere scientifico, e la sua lettura consente di impostare strumenti nutrizionali che migliorano la funzione respiratoria.

Poi si sono scoperti gli effetti della glicazione nelle reazioni allergiche (2017) e l’articolo “Togliendo gli zuccheri scompare anche l’asma” ha decritto pienamente questo tipo di possibilità, di importanza notevole vista la continua e incessante crescita numerica di questo fenomeno.

Il livello di crescita è davvero notevole, tanto che nel centro SMA in cui lavoro vediamo sempre più persone che arrivano all’osservazione riferendo di essere affetti da asma, tosse persistente o difficoltà di respiro, che trattiamo sempre secondo un criterio personalizzato di valutazione del profilo alimentare e della glicazione .

In questo modo si supera il fatto che le varie indagini batteriologiche, radiologiche o allergologiche diano spesso risultati inconsistenti. Ad esempio è facile trovare persone che non risultano allergiche a nulla o che all’opposto sembrano risultare allergiche a tutto. Comunque senza trovare la soluzione del problema.

Insomma, sempre più si percepisce una situazione in cui alimenti, pollini, cambi di temperatura, stati emotivi, inquinanti diversi e qualsiasi stimolo esterno, possano essere una “goccia che fa traboccare un vaso”.

Una volta capito che la reazione asmatica sembra dovuta a condizioni diverse dalla specifica allergia ad un allergene respiratorio, fa solo piacere discutere di un ulteriore ricerca che ha messo in connessione asma e resistenza insulinica.

Un lavoro pubblicato sull’American Journal of Respiratory and Critical Care Medicine nel giugno 2022 ha valutato la funzione polmonare, la resistenza insulinica e la risposta alla terapia anche longitudinalmente, per un periodo di 5 anni.

Quello che i ricercatori hanno definito è che quando la resistenza insulinica è elevata (metabolismo degli zuccheri fortemente alterato), la situazione clinica diventa davvero complessa. La risposta polmonare peggiora su qualsiasi parametro, e non è necessariamente correlato ai livelli di obesità.

Significa che l’asma è più grave e impegnativo anche se non c’è obesità. Basta la resistenza insulinica e l’aumento di massa grassa viscerale (presente anche nei soggetti magri infiammati) per determinare un peggioramento della funzione respiratoria. migliorando la resistenza insulinica migliora il trattamento.

La buona notizia è che migliorando la resistenza insulinica migliora anche la funzione respiratoria e i fenomeni asmatici vanno sotto controllo.

Per questo, quando trattiamo asma e difficoltà respiratorie nel nostro centro, l’attenzione alla glicazione e alla resistenza insulinica è sempre molto elevata per avere la certezza di un risultato effettivo e veloce. Perdere massa grassa viscerale (anche nei soggetti apparentemente magri) consente di migliorare la funzione respiratoria in modo evidente.

Attraverso il Glyco test o il test PerMé,  (entrambi i test si eseguono presso la farmacia)  si possono individuare i livelli personali di alterazione del metabolismo degli zuccheri che interferiscono nella regolazione del respiro. La glicazione elevata impedisce, tra l’altro, la funzione terapeutica dei broncodilatatori e di alcuni antileucortrieni usati in terapia.

Ormai non parliamo più di medicina sperimentale ma di certezze scientifiche che obbligherebbero i terapeuti a valutare sempre la glicazione individuale prima di intraprendere una qualsiasi forma di terapia dell’asma.

Articolo del Dott. Attilio Speciani

Lo zucchero è pieno di vita… o forse no!

Molti di voi, che come me erano bambini negli anni ’80, probabilmente ricorderanno un famoso slogan di quel periodo che recitava “lo zucchero è pieno di vita”. Quella pubblicità allora faceva sorridere, ma oggi probabilmente sarebbe oggetto di numerose critiche e polemiche.

Negli anni le ricerche scientifiche hanno dimostrato che un consumo eccessivo di zuccheri, non solo del saccarosio, può determinare una condizione infiammatoria importante e favorire l’insorgenza di patologie croniche come diabete, obesità, malattie cardiovascolari e neurodegenerative. Ciò è stato ribadito in un importante lavoro del 2023 pubblicato sul British Journal of Medicine e segnalato più volte da Eurosalus.

L’articolo originale del BMJ si conclude consigliando di ridurre il consumo di zuccheri liberi o aggiunti al di sotto di 25 g al giorno (circa 6 cucchiaini/giorno) e di limitare il consumo di bevande zuccherate a meno di una porzione a settimana (circa 200-355 ml/settimana).

Quando si parla di zuccheri però, vanno considerati anche fruttosio, alcol, polioli (dolcificanti artificiali), miele sciroppi (acero, agave ecc..) con cui condividono le medesime vie metaboliche.  Spesso queste forme di zucchero risultano “nascoste” per questo è importante riuscire ad individuarle leggendo bene le etichette.

L’EFSA (Agenzia Euorpea per la Sicurezza Alimentare) in una relazione del 2022 ha stabilito che per lo zucchero non esiste una dose minima sicura. Anche piccole dosi potrebbero determinare dei danni.

L’effetto negativo sembra dipendere sia dalle eccessive fluttuazioni di glicemia e insulinemia ma anche dalla presenza di glicotossine, sostanze derivate dai diversi tipi di zuccheri che vanno a legarsi ad enzimi e proteine dell’organismo alternandone il funzionamento e favorendo l’insorgenza di malattie soprattutto in soggetti con particolare predisposizione.

La variabilità glicemica individuale in risposta a ripetuti rialzi repentini della glicemia è un aspetto importante da considerare. Il Glyco Test, che è una parte integrante del lavoro nutrizionale che svolgiamo in SMA, permette di gestire questi aspetti personalizzando le frequenze di consumo di quegli alimenti “zuccherini” che se consumati in eccesso possono favorire il processo di glicazione.

Anche un consumo eccessivo di carboidrati raffinati, a discapito di altri nutrienti come fibre, proteine e grassi non va trascurato.

A lungo andare il consumo di pasti troppo sbilanciati verso i carboidrati, soprattutto se provenienti da cereali raffinati (ad esempio riso bianco) determinano un rialzo importante della glicemia in tempi rapidi con fluttuazioni di insulina importanti che favoriscono la glicazione.

Ecco qualche consiglio pratico per ridurre gli zuccheri nell’alimentazione di tutti i giorni ed equilibrare meglio i pasti:

  • Iniziare i pasti con un po’ di verdura cruda e non con i grissini.
  • Preferire i cereali integrarli (pane, pasta, riso ecc.). Iniziare ad inserirli gradualmente per abituare l’intestino alle fibre.
  • Equilibrare i pasti seguendo lo schema del piatto sano, che prevede in ogni pasto abbondanti verdure (metà del pasto), una quota di fonti proteiche e di grassi buoni insieme a fonti di carboidrati integrali.
  • Limitare il consumo di vino a momenti di convivialità e moderarne la quantità (sorseggiare lentamente senza svuotare subito il bicchiere aiuterà a fine serata ad assumere meno alcol senza togliere il piacere).
  • Limitare più possibile i cibi con edulcoranti e dolcificanti artificiali che oltre ad avere effetti sulla glicazione non aiutano affatto né il dimagrimento né a disabituarsi al bisogno del gusto dolce e, come se non bastasse, possono avere effetti negativi sulla flora batterica intestinale.
  • Considerare il dolce come un momento di piacevole occasionalità e non un appuntamento fisso di ogni giorno.
  • Ridurre gradualmente zucchero e dolcificanti dalle bevande fino ad arrivare al minimo tollerabile (e magari toglierlo del tutto).
  • Preferire cereali da colazione senza zuccheri aggiunti (leggere etichette e tabelle nutrizionali).
  • Variare le colazioni e provare ad inserire anche qualcosa di salato o più neutro (uova, ricotta e frutta secca…).
  • Preferire yogurt bianco intero a quello alla frutta.
  • Consumare la frutta con la buccia quando possibile.

Conoscere il proprio livello di infiammazione da zuccheri può essere d’aiuto per rendere più specifiche le indicazioni.

Naturalmente, ci vuole equilibro e imparare a godere di un buon dolce o un buon bicchiere di vino in modo saltuario e nel rispetto della propria individualità è certamente un segno di attenzione e cura del proprio benessere.

Articolo di Valentina Chiozzi

DALLA NATURA UN RIMEDIO EFFICACE PER LA FOTOPROTEZIONE

Arriva l’estate e come ogni anno non riusciamo a resistere alla tentazione di avere un’abbronzatura
invidiabile. Proteggersi in maniera corretta dai raggi solari permette di raggiungere l’obiettivo senza
rinunciare alla salute della pelle. Come ben noto , infatti, un’eccessiva esposizione ai raggi UV, senza
una protezione adeguata, genera manifestazioni cutanee dannose e visibili: eritemi, rossori, edemi,
secchezza cutanea. Se poi l’esposizione diventa prolungata nel tempo, permettendo ai raggi solari UVB
più pericolosi di penetrare a livello sottocutaneo, le conseguenze possono essere più gravi: perdita di
elasticità, disidratazione, iperpigmentazione, invecchiamento precoce, fino ad arrivare a manifestazioni
oncologiche vere e proprie. Molto spesso può capitare che dalla medicina popolare si riescano ad
ottenere validi spunti per la ricerca di nuovi principi attivi utili in campo medico e cosmetologico. È questo
il caso del Polypodium leucotomos, una felce tropicale utilizzata per secoli dagli indiani dell’America
Centrale come trattamento per i disturbi infiammatori e per altre patologie della pelle. Assunto per bocca
come integratore alimentare, si è dimostrato un’arma efficace per contrastare gli effetti dannosi dei raggi
UV, soprattutto in soggetti maggiormente fotosensibili. Naturalmente, oltre all’integrazione alimentare, è
necessaria una protezione cutanea efficace con creme solari ad alta protezione. Non è vero che una
protezione solare alta, ad esempio 50, da utilizzare soprattutto nelle prime esposizioni al sole, non faccia
abbronzare. La crema solare ad alta protezione non solo è indicata per i bambini, ma anche per gli
adulti, anche se occorre sempre ricordare che i piccoli vanno protetti di più e più attentamente, perché le
ustioni solari da bimbi aumentano il rischio di melanoma. Altro falso mito, è quello dei solari che durano
un’intera giornata. Infatti, occorre applicarli ogni due ore circa, dopo i bagni ed anche dopo aver sudato.

Allergia, un aiuto dalla natura

Naso che cola e prurito agli occhi sono solo alcuni dei sintomi che affliggono le persone che soffrono di allergia. Un disturbo che colpisce tra il 10% e il 30% della popolazione europea. La causa scatenante è la comparsa dei primi pollini che avviene in primavera, ma i problemi per gli allergici non finiscono qui. Ci sono infatti molte altre sostanze che dovrebbe evitare chi soffre di questo disturbo , sostanze che incontriamo nella vita di tutti i giorni: alimenti, il cloro della piscina, acari della polvere, pelo animale, muffe e sostanze chimiche varie. Una volta che queste sostanze innescano un’allergia i sintomi variano in una gamma che va dal fastidioso al mortale. Possono manifestarsi orticaria e gonfiore delle labbra. La rinite allergica provoca starnuti e occhi irritati. Le allergie alimentari possono causare vomito e diarrea. Per una minoranza sfortunata, le allergie possono scatenare una reazione totale del corpo potenzialmente fatale chiamata shock anafilattico. Gli studi più recenti hanno evidenziato come sia possibile ridurre la risposta allergica intervenendo su una serie di fattori che influenzano il sistema immunitario. Uno stile di vita sano, alimentarsi in modo corretto, evitare l’esposizione eccessiva al sole, concedersi il giusto riposo, sono azioni che consentono di portare benessere ed equilibrare quindi la risposta immunitaria. L’alimentazione riveste un ruolo fondamentale, è indispensabile evitare i cibi ricchi di istamina o istamino-liberatori: fragole, pomodori, cioccolato, crostacei, molluschi, formaggi fermentati, insaccati e frutta secca. Il consumo di latte e latticini può provocare un’ipersecrezione di muco, che aggrava i sintomi di rinite allergica e asma. Sarebbe utile inoltre risolvere eventuali intolleranze alimentari, responsabili di uno stato di infiammazione costante che peggiora decisamente la reattività ai pollini e agli altri possibili allergeni. La parete dell’intestino svolge una funzione fondamentale nella maturazione del sistema immunitario, molte di tutte le cellule di prima difesa si concentrano proprio a ridosso delle pareti intestinali, rivestite nella parte interna del lume da miliardi di batteri “amici”, che costituiscono il microbiota. Curare un raffreddore da fieno o una dermatite affiancando la terapia omeopatica ad un probiotico specifico, è una possibilità che è stata proposta e precisata con un lavoro controllato che ha definito con certezza che specifici probiotici (Lactobacillus paracasei, Lactobacillus rhamnosus, ) possono trattare efficacemente la rinite allergica attraverso la loro somministrazione per almeno 2 mesi. Si associa contemporaneamente uno dei rimedi più utilizzati dall’omeopatia , il Th2, un preparato che agisce regolando il sistema immunitario. La malattia allergica infatti può essere vista come uno squilibrio immunologico che coinvolge i linfociti Th suddivisi in due categorie, Th1 e Th2. Questi ultimi, in particolare, sono responsabili della produzione di immunoglobuline E (Ige), la caratteristica tipica dell’allergico. La medicina naturale offre un valido aiuto per tenere sotto controllo questo disturbo molto diffuso, ad esempio l’uso di mix di oligoelementi utili per modulare la risposta immunitaria. Manganese, Rame e Zinco sono indispensabili contro le allergie, al fine di ripristinare l’equilibrio nell’attività degli enzimi. Il macerato glicerico di Ribes Nigrum svolge una buona azione antistaminica, così come i flavonoidi, con particolare riferimento alla Quercitina, rappresentano degli antistaminici naturali che aiutano l’organismo a prevenire il rilascio di istamina e di altri composti che possono provocare infiammazioni ed allergie, contrastando efficacemente alcuni dei sintomi più comuni. Il Reishi (Ganoderma lucidum) è tra i più apprezzati e versatili funghi terapeutici orientali, ottimizza la risposta immunitaria e contrasta l’infiammazione che accompagna le allergie. La Perilla, utile nei disturbi su base infiammatoria, comprese le reazioni ai diversi antigeni; allevia i sintomi della rinite e può essere adatta alla prevenzione dell’asma bronchiale. Ci sono poi rimedi omeopatici utilissimi per eliminare dall’organismo tutte le tossine che tengono costantemente in allerta il nostro sistema immunitario ed effettuare quindi un vero e proprio drenaggio del tessuto connettivo.